Acquario Zen

 

UOMO E NATURA
Uno psichiatra americano sostiene di avere scoperto che il metodo migliore per combattere la depressione consiste nell’osservare giornalmente alcuni Guppy in un acquario: pare infatti che i risultati siano migliori rispetto all’assunzione di farmaci. Oggigiorno, molti soffrono di numerosi disturbi psicosomatici, in particolare modo di gastropatie causate da stress e tensioni emotive, ma è sorprendente e preoccupante al contempo osservare che già i bambini, in misura sempre crescente, soffrono di disturbi dovuti a fattori di stress. Questo strano sviluppo dovrebbe allarmarci e soprattutto indurci a considerare in modo critico lo stile di vita nelle nostre “ipercivilizzate” nazioni industriali: evidentemente, il benessere e il progresso esigono il loro prezzo!. Se paragoniamo le odierne condizioni di vita a quelle a quelle di qualche secolo fa, esse sono sicuramente migliorate per quanto riguarda le misure igieniche e sanitarie, ma che cosa è successo alla nostra psiche? Un tempo la distruzione dell’ambiente si manteneva entro certi limiti, e gli uomini si muovevano ancora in una natura incontaminata. Attualmente gli uomini, vivendo nelle città, si allontanano sempre più spesso dalla natura, e dovrebbero invece imparare nuovamente ad apprezzarla e difenderla. Tutti noi, quindi, che viviamo in un’epoca in cui gli spazi vergini sono sempre più spesso minacciati, dovremmo riavvicinarci alla natura e ristabilire un rapporto di fiducia con tutte le forme di vita che essa ci offre.

ARTE DEI GIARDINI : STILE EUROPEO E GIAPPONESE
La diversa interpretazione di “arte dei giardini” in Europa e in Giappone trova espressione anche nell’allestimento e nella concezione degli acquari. Seguendo lo stile europeo, le piante vengono disposte come  fossero in una aiuola di fiori, ossia si piantano diverse piante acquatiche che si assomigliano nei colori e nella forma delle foglie, o per lo meno che si armonizzano tra loro. Lo stile giapponese è caratterizzato, al contrario, dalla scelta di poche piante, dall’esteso spazio lasciato libero nella vasca, e infine dall’introduzione di rocce e di legni. Questa suddivisione non la ritengo però completamente appropriata e si dovrebbe innanzi tutto sostenere che i confini tra i due stili sono molto labili e che in genere si tratta di forme miste.  

IL PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA CREAZIONE
A molti piace credere che la composizione di forme con l’aiuto di regole matematiche sia difficile, visto che proprio per questo occorre studiare la regola della Sezione Aurea. Ma l’utilizzo di questo principio è applicato  quotidianamente ovunque, cosìnella proporzione delle scatole di sigarette, delle cartoline, delle videocassette, oppure nelle riviste in cui il rapporto tra lunghezza e lunghezza non è mai casuale, anzi,è studiato in modo che otticamente risulta perfettamente gradevole e corrisponde al senso estetico dell’occhio umano. Questo rapporto si chiama appunto Sezione Aurea. Quando, per esempio, si vuole introdurre una roccia in un acquario di circa 120 litri, non la si deve posizionare perfettamente nel centro della vasca, bensì è preferibile spostarla verso destra o verso sinistra L’effetto migliore lo si ottiene quando si posiziona la roccia in un rapporto di 1:1,6 tra la parte destra e sinistra (o viceversa). Questo rapporto esprime la Sezione Aurea. Naturalmente si può anche utilizzare un falso rapporto quando consapevolmente si vuole raggiungere in acquario una irregolarità o una instabilità nella composizione, oppure si riduce appositamente il metro di misurazione per ottenere una determinata tensione tra le parti.

EPILOGO
La terra esiste da più di 4 miliardi di anni, mentre l’uomo è comparso relativamente tardi sulla scena della storia del mondo. E ciò nonostante, in pochissimo tempo ha dato alla terra la propria impronta. Tracce dell’attività umana si trovano infatti ovunque, e questo non è sempre da interpretare come fatto positivo. Le acque che anticamente erano limpide e intatte ora sono inquinate, le immense foreste vergini risultano essere sempre più rare. Le conquiste tecniche, di cui l’uomo andava così fiero, si ritorcono ora contro di lui contribuendo a cambiare profondamente il naturale volto del pianeta. Ma dove è finito quel sentimento di umanità vera in un mondo talmente tecnicizzato e così nemico dell’ambiente? Gli uomini anelano a una ricchezza superficiale, fittizia, e hanno completamente dimenticato che possono sopravvivere solamente grazie alla natura e che fanno parte, inscindibilmente, di essa. L’acquario, in cui convivono in simbiosi piante, pesci e microrganismi, è il modello di un mondo in cui gli uomini possono coesistere tra loro e con altri organismi viventi. Ma questa dimensione, così ricca e meravigliosa, potrà esistere solamente quando il tutto avrà acquisito tra le sue parti un saggio equilibrio e una perfetta armonia. Quando in un acquario il piccolo pezzetto di natura riprodotto è in grado di commuovere il cuore dell’osservatore, allora vuol dire che si sono raggiunti quell’equilibrio e quell’armonia. Sarebbe meraviglioso se questo messaggio, trasmesso da un piccolo mondo dietro un cristallo, potesse contribuire ad avvicinare nuovamente l’uomo alla natura. 



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