Ninja: Kage no hito Gli uomini ombra – Milano

Appuntamenti al Centro di Cultura giapponese Via Lovanio, 8  Milano
Seguendo un filo conduttore cronologico gli incontri si propongono di investigare il mondo dei Ninja a partire dalla loro origine storico-geografica e dal confronto con figure mitologiche e classi sociali del Medioevo nipponico.
Saranno illustrate le armi caratteristiche e le tecniche di combattimento e ne sarà esaminata l’eredità culturale. Infine si cercherà di far luce sul misterioso mondo degli uomini ombra, svelando deformazioni e luoghi comuni che circondano la figura del Ninja oggi.

2 incontri:

Venerdì 18  gennaio 2013  ore 19.oo

Venerdì 25  gennaio 2013  ore 19.oo

a cura di Massimiliano Bruselles

(ingresso libero)

Primo incontro:

- La parola “ninja”, breve descrizione del personaggio e luoghi comuni su questa figura.
- Nascita e ragioni dello sviluppo della figura del ninja  e modi in cui gli apporti esterni (stranieri) lo hanno plasmato.
- Paragoni con altre figure contemporanee e mitologiche del Giappone.  Tengu, Yamabushi e Samurai.
- Il periodo medievale e lo sviluppo delle arti marziali.
- Armi. Visione di un filmato e di foto di repertorio.

Secondo incontro:

- Tecniche di combattimento; connotazione mistica degli uomini ombra.
- Approfondimento sul periodo medievale giapponese. Le famiglie ninja, i RYU di IGA e Koga, la struttura gerarchica shinobi e la figura di Hattori Hanzo.
- Il retaggio culturale degli shinobi. Trattazione di ciò che la cultura ninja ci ha laschiato passando attraverso Tokugawa Ieyasu.
- Gli ultimi (?) ninja: Masashige Toshitsugu e Maasaki Hatsumi.
- Popolarità dei ninja ai giorni nostri.



2 commenti

  1. Antonella Lemme wrote:

    Tutto molto interessante ma il luogo da raggiungere cioè Milano, per me è lontano anni luce, abito a Napoli e qui è difficile che si facciano cose dal vivo di un certo interesse culturale.P.S. vi do’ una dritta, i ninja, i guerrieri dell’ombra si nascondono anche a Napoli nelle catacombe forse di San Gaudioso.

  2. Antonella Lemme wrote:

    Tempo fa nel 2005 quando ero ancora una cintura gialla di Ju-Jitsu mi sono imbattuta in un clan ninja il cui maestro un tipo piuttosto belloccio alto con i capelli lunghi neri i baffetti,mi ha sottoposto a tre strane prove: dapprima ha tentato un approccio amichevole e giocando tutto sul suo sex appeal si è avvicinato al mio volto, cercando di acchiapparmi le braccia con una mossa fulminea, io me ne sono immediatamente accorta e velocemente mi sono sottratta con un te sabaki e ho neutralizzato l’avversario con una serie di atemi a raffica, in pratica ho utilizzato a ripetizione tutto il sankaku no kata senza lasciargli spazio di risposta. In seguito il maestro e due suoi allievi mi hanno attaccato con dei pugnali: gli allievi dai due lati, invece il maestro davanti con una sorta di pugnale legato ad una lunga corda.Qui la mia fantasia in arti marziali si sbizzarrita utilizzando in contemporanea difesa e attacco con schivate, parate, gomitate,spazzate pugni, calci colpi e tutto ciò che mi veniva in mente. Alla fine non so come gli avversari erano tutti e tre a terra imprigionati nella corda. Nei giorni successivi sono stata sottoposta a un centinaio di queste prove e le ho risolte brillantemente uscendomene per il rotto della cuffia. Poi ho capito il perché: doveva essere provato il mio coraggio nei combattimenti perché volevano che sottoscrivessi un patto nero ed il mio corpo fosse sottoposto ad una sorta di iniziazione ad un entità appartenente agli inferi che mi avrebbe vincolato per sempre a loro. in realtà cercavano una persona speciale in possesso dell’inumshinga. Sono già stata sottoposta ad un’altro tipo di iniziazione che avviene in due fasi da neonato; il bambino viene portato davanti un mago e questi recita formule magiche e fa una sorta di scongiuri e preghiere.Una volta maggiorenne a diciotto anni la bambina viene nuovamente portata davanti allo stesso mago il quale la invita a spogliarsi in modo che il mago la possa toccare e sapete perché per scongiurare chi sa quale malanno.Ma questa è un’altra storia ma scrivetemi se volete che scriva ancora storie vere su Antonella lemme ed i ninja.

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